L'anatocismo bancario spiegato con un semplice esempio numerico
Per spiegare in modo semplice cosa è l'anatocismo esponiamo il seguente esempio pratico. Supponiamo di analizzare un conto corrente con fido dal primo trimestre 1999 al quarto trimestre 2000 dove per semplicità di esposizione vengono pagati i soli interessi.
La banca capitalizzando trimestralmente gli interessi ha calcolato un totale interessi, per il periodo di 8 trimestri analizzato, pari ad euro 385.949,47.
In pratica in ogni trimestre il saldo di conto corrente cresce oltre che per i prelievi effettuati anche per l'applicazione di interessi su interessi.
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Quanto andiamo a ricalcolare il rapporto al netto della capitalizzazione trimestrale, il totale degli interessi è notevolmente più basso in quanto, come espresso da numerose pronunce anche a Sezioni Unite della Cassazione, l'anatocismo degli interessi è vietato quantomeno fino al secondo trimestre 2000, e gli interessi non possono produrre ulteriori interessi.
Come si può facilmente verificare dall'esempio posto il capitale effettivo sul quale vengono calcolati gli interessi è notevolmente più basso di quello calcolato dalla banca in quanto dal capitale, sul quale andranno ricalcolati gli interessi, vanno detratti gli interessi addebitati trimestralmente dalla banca.
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Come si può desumere dal conteggio, il totale degli interessi che il correntista avrebbe dovuto pagare con la capitalizzazione finale degli interessi è pari ad euro 367.155,57 contro quelli calcolati dalla banca pari ad euro 385.949,47. Il totale che il correntista dovrà richiedere alla banca ammonta ad euro 18.793,90.
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