Con Provvedimento numero 25272 pubblicato nel Bollettino numero 2 del 2 febbraio 2015, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCOM) ha esteso il provvedimento istruttorio, originariamente avviato il 7 maggio 2014 (Provvedimento numero 24897) nei confronti di sei banche operanti nella provincia di Bolzano e Trento, e volto ad accertare la presenza di una possibile intesa restrittiva della concorrenza nella determinazione dei tassi applicati ai mutui immobiliari.
Il tasso Floor (pavimento) sui mutui non permette che il tasso dei mutui scenda sotto una determinata soglia. Ciò sarebbe anche legittimo qualora sia previsto anche un tasso "CAP" (tetto) che protegge il mutuatario da un eccessivo rialzo dei tassi di interesse. Ciò non accade quasi mai.
Inoltre il tasso Floor include nel contratto di mutuo una operazione derivata che necessita di informative ben precise nella fase della stipula dello stesso, informative che non vengono sottoposte nel caso di mutui.
L'applicazione dei tassi Floor sui mutui potrebbe avere due conseguenze per i mutuatari: ricalcolare il rapporto di mutuo senza tenere conto della barriera sul pavimento prevista oppure, la più favorevole per il mutuatario: il ricalcolo al tasso sostitutivo (tasso legale o tasso ai sensi dell'articolo 117 del Testo Unico Bancario).
Lo Studio Giansalvo attraverso un analisi preliminare sul contratto di mutuo che hai stipulato può verificare se esso prevede una clausola di tipo floor e calcolare gli eventuali ristorni di cui potresti aver diritto.