L'anatocismo bancario spiegato punto per punto. Le risposte alle domande che ci vengono poste quotidianamente.
Il termine "anatocismo" deriva dal greco anatokismós (composto di ana- «sopra, di nuovo» e tokismós «usura») ed in parole semplici con tale termine si intende la produzione di interessi da altri interessi anche se non ancora scaduti. La banca ad esempio effettua sul conto corrente la capitalizzazione trimestrale degli interessi trasformando il tasso di interesse semplice in tasso di interesse composto. Il correntista così pagherà un interesse che sarà di qualche decimo di punto superiore al tasso nominale indicato.
La prassi anatocistica è regolata dall'articolo 1283 del codice civile il quale prevede che “in mancanza di usi contrari, gli interessi possono produrre interessi solo dal giorno della domanda giudiziale o per effetto di convenzione posteriore alla loro scadenza, e sempre che si tratti di interessi dovuti almeno per sei mesi”.
Le banche, sui conti correnti, hanno tenuto fino al secondo trimestre 2000,un atteggiamento illegittimo, come indicato da sentenze di Cassazione, in quanto prevedevano la capitalizzazione trimestrale degli interessi a debito del correntista e al contempo la capitalizzazione annuale degli interessi a credito dello stesso. Tale prassi porta a far lievitare il tasso di interesse: perché gli stessi interessi diventano produttori di interessi, ovvero sugli interessi si applicano altri interessi. Questo approccio è cambiato dal secondo trimestre del 2000 e le banche hanno cominciato ad applicare la pari periodicità di capitalizzazione sugli interessi debitori e sugli interessi creditori.
Lo Studio Giansalvo è stato uno dei primi studi di consulenza fin dagli inizi del 2000 ad effettuare le perizie per la ripetizione degli interessi anatocistici contribuendo notevolmente con la propria assistenza al consolidarsi della giurisprudenza.
Per non dilungarci in disquisizioni tecniche e per maggiore chiarezza cercheremo di rispondere alle domande su questo argomento così come ci vengono poste tutti i giorni dai clienti, usando un linguaggio il più possibile comprensibile all'utente bancario.
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Buona sera, siete sicuri di quest' affermazione:
"che prevede una rata costante con quota capitale crescente e quota interesse decrescente" ? La matematica non mente, quindi se con una formula si può calcolare la rata, con un altra il debito residuo, perchè la banca deve sviluppare tutto il piano di ammortamento per calcolare la quota capitale di una singola rata?? Inoltre sia la formula "RATA" che la formula "DEBITO RESIDUO" si basano sull'interesse composto, com'è possibile che nessuno in ITALIA abbia messo in dubbio il piano di ammortamento di un mutuo alla francese dichiarato dalle banche?? Credo che per trovare la soluzione dovete dimenticare quello che dicono le banche e limitarvi a ragionare con i numeri!!!! Se i piani che prevedono rate infrannuali hanno un TAN diverso dal TEG deve esserci un motivo matematico!!!!!! Il problema non è nella formula del TIR, ma nel piano di ammortamento della banca!!!!!!
Provate a ragionare come fece Giovanni Keplero!!!!!
Gentile utente, quanto indicato e’ quanto stabilito dalla casistica analizzata. Conosciamo bene la matematica finanziaria ma prima della matematica viene il diritto, per cui la chiave e’ il mancato della normativa vigente. Matematicamente non ci sono dubbi, quanto da lei affermato e’ corretto, ma non sempre le cose combaciano con le interpretazioni giuridiche
Forse sarebbe più giusto dire che chi si occupa del diritto spesso non comprende la matematica!!!
Il 1283 c.c. e il 1284 c.c. sono chiari, ma a scanso di equivoci nel 1992 fu emanata la legge 154, quindi se pattuisco un Tasso d'interesse annuo di X% devo pagare X% e non X,x%
Il problema è che se sei un mostro in matematica puoi sfruttare delle "proprieta" per raggirare chi si occupa di diritto!!
E' vero che 2X2=2+2=2^2 ma anche X elevato a 1 è uguale a X moltiplicato 1, quindi potrei dire che gli interessi passivi di un finanziamento sono calcolati con la formula dell' interesse semplice, tanto o faccio Cx1 o faccio C^1 ottengo lo stesso risultato!!!! Però stranamente il TAN con corrisponde con il TEG o con il TAE.
Se volessi fare Cx3 o Cx4 calcolando gli interessi semplici sul debito residuo e sulle quote capitale non rimborsate, Il TEG corrisponderebbe al TAN? il debito residuo del piano di ammortamento rimarrebbe invariato??
La risposta è ovviamente NO, quindi il piano di ammortamento classico è probabilmente sbagliato e le rate non sono composte di capitale ed interessi nella proporzione che ci vogliono far credere.
Quello che dice è corretto. Ma il fenomeno che si genera non è anatocismo come molti sostengono ma indeterminatezza del tasso che viene "punita" con il ricalcolo a tassi sostitutivi dell'intero rapporto.
Purtroppo sono molto poche le sentenze in questo senso (meno della decina).
Proviamo a vedere la vicenda da un'alto punto di vista:
Se vado in banca e decido di investire 100.000 euro per un anno in un fondo che mi rende 7% annuo il rendimento effettivo cambierà in base al periodo di maturazione degli interessi e in base al regime d'interesse utilizzato.
Supponiamo che la maturazione degli interessi fosse mensile, con il regime semplice incasserei 7.000,00 euro d'interessi e quindi il TAN e il TEG rimangono uguali, se invece operiamo con l'interesse composto incasserei 7.229,00 euro quindi il TAN e il TEG differiscono.
Con l'interesse composto ho un vantaggio economico di € 229,00, quindi in questo caso posso facilmente dimostrare che se il TEG è superiore al TAN, la banca mi paga degli interessi maggiori!!!!
Quindi se in un mutuo o in un finanziamento il TAN è inferiore al TEG il mutuatario PAGA degli interessi superiori a quelli pattuiti, il problema è la dimostrazione di questa capitalizzazione composta in modo chiaro e comprensibile a tutti.
L'interesse composto si calcola facendo (C x I x T)+C= M poi faccio (M x I x T)+M= M1 e così vià..
Anche il piano di ammortamento alla francese usa questo sistema ma viene nascosto da un piano di "ammortamento" sbagliato. Per il momento devo fermarmi, ma provate ad immaginare un piano di ammortamento che si sviluppa in modo geometrico e non solo verticale
ci può contattare in privato, attraverso il modulo richiesta informazioni https://www.studiogiansalvo.it/richiesta-informazioni oppure al numero di telefono 0872724312 in orario di ufficio per avere un preventivo di spesa per l'analisi dei suoi conti correnti.
Commenti
Inviato da Antonino (non verificato) il Lun, 13/11/2017 - 23:37 Collegamento permanente
Anatocismo nel piano di ammortamento alla francese
Inviato da webmaster il Mer, 15/11/2017 - 08:49 Collegamento permanente
Il diritto e la matematica non sempre si comprendono tra loro
Inviato da Antonino (non verificato) il Mer, 15/11/2017 - 20:28 Collegamento permanente
Il diritto e la matematica non sempre si comprendono tra loro
Inviato da webmaster il Gio, 16/11/2017 - 09:54 Collegamento permanente
Non anatocismo ma indeterminatezza
Inviato da Antonino (non verificato) il Gio, 16/11/2017 - 13:32 Collegamento permanente
E' l'anatocismo "nascosto" che provoca l'indeterminatezza
Inviato da greco alessandro (non verificato) il Mer, 03/07/2019 - 13:32 Collegamento permanente
anatocismo bancario
Inviato da webmaster il Mer, 03/07/2019 - 17:54 Collegamento permanente
preventivo
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